Gli antichi mestieri di Aci Trezza: i maestri d’ascia Rodorico

Gli antichi mestieri di Aci Trezza: i maestri d’ascia Rodorico

Numerosi sono ad oggi gli antichi mestieri, che rischiano di scomparire sotto il peso della modernità nell’era digitale. Arti come quelle dei fabbri, dei falegnami e dei maestri d’ascia, che richiedevano anni di pratica e una profonda conoscenza dei materiali, sono sempre più rare. Questi mestieri non erano solo un lavoro, ma un vero e proprio patrimonio culturale, una sapienza tramandata da generazione in generazione che contribuiva a mantenere viva l’identità di una comunità. Nel borgo siciliano di Acitrezza, tra i mestieri che hanno segnato profondamente la storia del borgo marinaro, c’è quello dei maestri d’ascia. Tra questi, la famiglia Rodorico ha rappresentato un esempio senza uguali di questa antica arte.

L’arte dei maestri d’ascia di Acitrezza

Il termine “maestro d’ascia” indica l’antica tradizione di utilizzare  l’ascia per costruisce imbarcazioni in legno, principalmente pescherecci. A differenza dei falegnami, i maestri d’ascia devono lavorare con precisione millimetrica e una profonda conoscenza dell’idrodinamica.

Acitrezza, con la sua storia legata alla pesca, non a caso è la cornice narrativa del celebre romanzo storico “I Malavoglia” di Giovanni Verga e ai suoi celebri faraglioni, ha sempre avuto un profondo legame con il mare, e la figura del maestro d’ascia ha rivestito un ruolo fondamentale nella vita economica e sociale del borgo. In questo contesto, la famiglia Rodorico ha rappresentato una delle principali dinastie di maestri d’ascia, tramandando l’arte della costruzione delle barche da padre in figlio e celebre è stata la sua voce contro la totale perdita di questa importante tradizione siciliana.

I Rodorico: una tradizione di maestri d’ascia

Il cantiere della famiglia Rodolico ha prodotto imponenti imbarcazioni destinate non solo alle acque siciliane, ma anche a quelle della Grecia e della Tunisia, principalmente per la pesca del pesce spada. Questo lavoro artigianale, portato avanti con dedizione da Salvatore Rodolico, è stato tramandato ai suoi figli, Nuccio e Gianni, a cui ora spetta il compito di mantenere viva questa tradizione. La maestria dei Rodolico non è solo un mestiere, ma una vera e propria arte, che ha attraversato generazioni. La loro eredità risale all’inizio del 1800, con cinque generazioni di maestri d’ascia che hanno lasciato il segno nella storia marittima di Aci Trezza, profondamente legata al mare e alle sue storie millenarie, da Polifemo ai “Malavoglia”.

Un mestiere a rischio di scomparsa

Nonostante l’attività produttiva del cantiere sia stata sospesa a causa di normative burocratiche, la famiglia Rodolico continua a custodire e preservare la propria tradizione attraverso il rimessaggio di piccole imbarcazioni e la creazione di modelli in scala e oggetti artigianali. Questo lavoro è stato riconosciuto ufficialmente: Salvatore Rodolico è stato inserito nel registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana come Tesoro Umano Vivente, una testimonianza dell’importanza della sua arte per la cultura siciliana.

Sosteniamo le preziose eredità di Acitrezza

Il legame tra i maestri d’ascia e la comunità di Aci Trezza è sempre stato profondo e autentico. I Rodorico, in particolare, non si limitavano alla costruzione di barche: il loro lavoro era il cuore pulsante del borgo. Le imbarcazioni non erano solo strumenti per la pesca, ma simboli di identità e tradizione, spesso protagoniste di celebrazioni come la Festa di San Giovanni Battista, dove sfilavano lungo la costa, ornando il mare in una processione che univa sacro e profano, comunità e mare.

Ogni barca era frutto di un impegno collettivo, in cui pescatori, artigiani e maestri d’ascia univano le forze per dar vita a vere e proprie opere d’arte. Al Grand Hotel Faraglioni, ci impegniamo a promuovere un turismo consapevole, che valorizzi la cultura e le tradizioni locali. Sostenere realtà come quella dei maestri d’ascia significa preservare l’anima di Aci Trezza e il legame inscindibile che esiste tra il territorio, il mare e le persone che lo abitano. Una vacanza qui è un’opportunità per entrare in contatto con un patrimonio che va oltre le semplici attrazioni turistiche, contribuendo alla sua tutela e alla sua continuità.